martedì 28 febbraio 2012

Pinterest e Aby Warburg: così lontani, così vicini

Pin It
Bevendo il caffè, spiego al @signorHulot cos'è e a cosa serve Pinterest. Quando accenno alla classificazione per board di immagini che sono tenute insieme da un titolo e la cui classificazione dipende unicamente da chi le colleziona e che quindi ci vede qualcosa di unificante, mi accorgo che dall'altra parte mi fissa uno sguardo dubbioso. “Come l'Atlante di Aby Warburg?”, mi sento chiedere. Dalla mia memoria universitaria sopita emerge un ricordo e improvvisamente mi rendo conto perché le board di Pinterest mi sono suonate subito così famigliari per metodo e natura. La chiave sta in una parola: Mnemosyne.

Cos'è Mnemosyne? E, soprattutto, chi era Warburg?

"Mnemosyne: una sequenza di immagini per osservare dal punto di vista culturale e scientifico la coniazione espressiva anticheggiante nella rappresentazione della vita internamente ed esteriormente mossa all'epoca del Rinascimento europeo."1

Se vi pare che non c'entri nulla con Pinterest, guardate qua:

Aby M. Warburg, «Mnemosyne-Atlas», Nr. 45, 1924

Iniziato da Warburg nel 1928, l'Atlante della memoria (in greco, Mnemosyne significa appunto memoria) finirà col comprendere un migliaio di immagini distribuite, nella versione finale del 1929 (anno in cui Warburg morì) su 60 pannelli di tela nera, di cui rimangono una quarantina soltanto. Stando agli appunti di lavoro e alla documentazione disponibile, appare evidente che le selezioni avvenivano su base tematica e che seguivano la riproposizione (per somiglianza o antinomia) - attraverso i secoli - di tutta una serie di temi stilistici classici. La rete era ancora molto di là da venire e le immagini (pagine di libri, fotografie, ritagli di giornale, annunci pubblicitari, ecc.) venivano appuntate da Warburg sui pannelli come in una sorta di collage.

mercoledì 15 febbraio 2012

Tutti pazzi per Pinterest (e anche i musei non stanno a guardare)

Pin It
Con il solito ritardo che contraddistingue il nostro paese, dove tutto deve prima essere testato a lungo altrove prima di meritarsi qualche tipo di considerazione, comincia a diffondersi anche qui da noi Pinterest. Di cosa si tratta? La definizione a mio avviso migliore l'ha già data Gianluca Diegoli in un suo post: “Pinterest è una via di mezzo tra un sito di bookmarking visuale e un microblog à la Tumblr”.
Che significa? Semplicemente che ti aiuta a salvare immagini che trovi in giro per la rete o che carichi dal tuo computer, a conservarle (con tanto di relativo link d'origine) in vista di una futura consultazione o utilizzo e – cosa non meno importante – a condividerle con chi ti segue, che può a sua volta “repinnarle” e pubblicarle fra le proprie immagini.
Ti puoi limitare a dire che un'immagine ti piace e questo non è comunque poco.

Mi pare di capire che Pinterest abbia dalla sua, rispetto ad altri siti che l'hanno preceduto, 3 aspetti potenzialmente interessanti.

martedì 14 febbraio 2012

L'amore ai tempi dei social media

Pin It

Leggi l'articolo How Social Media Has Changed The Relationship Game