domenica 27 giugno 2010

I'M LOSING MY EDGE

Pin It sarà l'età che avanza, ma comincio a sentirmi così anch'io...



Yeah, I'm losing my edge.
I'm losing my edge.
The kids are coming up from behind.
I'm losing my edge.
I'm losing my edge to the kids from France and from London.
But I was there.

I was there in 1968.
I was there at the first Can show in Cologne.
I'm losing my edge.
I'm losing my edge to the kids whose footsteps I hear when they get on the decks.
I'm losing my edge to the Internet seekers who can tell me every member of every good group from 1962 to 1978.
I'm losing my edge.

To all the kids in Tokyo and Berlin.
I'm losing my edge to the art-school Brooklynites in little jackets and borrowed nostalgia for the unremembered eighties.

But I'm losing my edge.
I'm losing my edge, but I was there.
I was there.
But I was there.

I'm losing my edge.
I'm losing my edge.
I can hear the footsteps every night on the decks.
But I was there.
I was there in 1974 at the first Suicide practices in a loft in New York City.
I was working on the organ sounds with much patience.
I was there when Captain Beefheart started up his first band.
I told him, "Don't do it that way. You'll never make a dime."
I was there.
I was the first guy playing Daft Punk to the rock kids.
I played it at CBGB's.
Everybody thought I was crazy.
We all know.
I was there.
I was there.
I've never been wrong.

I used to work in the record store.
I had everything before anyone.
I was there in the Paradise Garage DJ booth with Larry Levan.
I was there in Jamaica during the great sound clashes.
I woke up naked on the beach in Ibiza in 1988.

But I'm losing my edge to better-looking people with better ideas and more talent.
And they're actually really, really nice.

I'm losing my edge.

I heard you have a compilation of every good song ever done by anybody. Every great song by the Beach Boys. All the underground hits. All the Modern Lovers tracks. I heard you have a vinyl of every Niagra record on German import. I heard that you have a white label of every seminal Detroit techno hit - 1985, '86, '87. I heard that you have a CD compilation of every good '60s cut and another box set from the '70s.

I hear you're buying a synthesizer and an arpeggiator and are throwing your computer out the window because you want to make something real. You want to make a Yaz record.

I hear that you and your band have sold your guitars and bought turntables.
I hear that you and your band have sold your turntables and bought guitars.

I hear everybody that you know is more relevant than everybody that I know.

But have you seen my records? This Heat, Pere Ubu, Outsiders, Nation of Ulysses, Mars, The Trojans, The Black Dice, Todd Terry, the Germs, Section 25, Althea and Donna, Sexual Harrassment, a-ha, Pere Ubu, Dorothy Ashby, PIL, the Fania All-Stars, the Bar-Kays, the Human League, the Normal, Lou Reed, Scott Walker, Monks, Niagra,

Joy Division, Lower 48, the Association, Sun Ra,
Scientists, Royal Trux, 10cc,

Eric B. and Rakim, Index, Basic Channel, Soulsonic Force ("just hit me"!), Juan Atkins, David Axelrod, Electric Prunes, Gil! Scott! Heron!, the Slits, Faust, Mantronix, Pharaoh Sanders and the Fire Engines, the Swans, the Soft Cell, the Sonics, the Sonics, the Sonics, the Sonics.

You don't know what you really want. (x15)

mercoledì 23 giugno 2010

L'UNICA MEDICINA È LA MEMORIA

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Già a novembre IL TEATRO DEGLI ORRORI, in chiusura alla decima edizione del MEI, in una chiesa sconsacrata di Faenza (L’Auditorium della ex chiesa di Sant’Umiltà), si erano cimentati in un progetto pensato appositamente per quell’occasione in cui si proponeva un concerto reading, con rivisitazioni di scritti di Carmelo Bene e Majakovskij (tra l’altro 4 brani sono stati inseriti nell’ep RARO, ancora in download gratuito qui http://xl.repubblica.it/dettaglio/80087)
L’esperimento era piaciuto e a Torino, all’interno del Salone del libro, la band ci ha riprovato.
Questa volta il reading era dedicato allo scrittore nigeriano Ken Saro Wiwa, a cui hanno dedicato la title track del loro ultimo disco: A sangue freddo.
La band, grazie alla collaborazione di Annapaola Martin (già regista dell’ultimo video de Il teatro, “È colpa mia”), ha realizzato un video documento di questa performance torinese.

Dopo la bellissima performance al salone del libro di Torino Pierpaolo Capovilla si cimenterà ancora in questa formula di reading concerto a luglio (Rimini, @ Museo della Città, ingresso Via dei Cavalieri 16 – inizio h 21, in collaborazione con Associazione Culturale Timanfaya).
Tema della serata: letture di testi di Vladimir Vladimirovič Majakovskij. Ad accompagnarlo ci saranno Dany Greggio (voce e chitarra acustica) e Paolo Sereno (chitarra acustica fingerstyle)
fonte: Ufficio stampa Lunatik

Per saperne di più su Ken Saro Wiwa:

lunedì 21 giugno 2010

GIRLS SUCK AT VIDEO GAMES

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Girls suck at video games / Les filles sont nulles aux jeux vidéo from Stéphanie Mercier on Vimeo.

Segnalato da @lucasartoni (tramite blog)

domenica 20 giugno 2010

LA RICETTA DELLA DOMENICA: la torta al kiwi

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Bene, è risaputo che cucina e stati d'animo vadano a braccetto. Una pietanza difficilmente è "solo" una pietanza, un amalgama di ingredienti che, se accuratamente pesati, mescolati, alla giusta temperatura cucinati danno vita a un piatto squisito. Per me, il cibo è sempre amore e sono d'accordo con chi ha detto che la frase d'amore più bella è "hai mangiato?".
Ad ogni modo, non è che io trascorra tutto questo tempo ai fornelli, proprio non mi è possibile, ma quando ci riesco tento sempre di farlo, appunto, con molto amore. Di solito, nei confronti del mio fidanzato o, specie nel caso delle torte, di famigliari e amici. Trascrivo quindi la ricetta di una delle mie preferite, la torta al kiwi. Semplicissima da preparare, ma di grande effetto. Io preferisco prepararla la domenica mattina.

Dunque, partiamo con gli ingredienti:

● 6 o 7 kiwi maturi, né duri né sfatti;
● potrei dirvi di preparare della pasta frolla fresca come delle brave massaie, ma dato che è molto probabile che, come le mie, le vostre giornate (domenica compresa) siano piene di impegni, vi dico in tutta sincerità che va benissimo anche una confezione di pasta frolla già pronta;
● 2 dl di panna fresca (ma fresca, eh?);
● 150 g di zucchero;
● 4 cucchiai di farina;
● 4 uova (meglio se allevate a terra, così facciamo contente anche le galline);
● 2 cucchiai di rum (ma potete anche usare maraschino o un altro liquore che vi piaccia di più, io spesso uso vodka aromatizzata alla frutta, gentilmente offerta dal suocero che se la fa da solo);
● 2 cucchiai di pangrattato.

Una volta preparati gli ingredienti, create la giusta atmosfera, qualcosa di rilassante (o di esaltante, se preferite) che vi aiuti a essere più felici. Se voi state bene, anche la vostra torta ne trarrà beneficio. Io uso la musica, per esempio questa:

YOYOYO ACAPULCO - Bonzai Tree


Allora, per cucinare la vostra torta avete bisogno di uno stampo a cerniera di 22-24 cm o di una pirofila in ceramica rotonda delle stesse dimensioni. Se usate lo stampo, meglio foderarlo con carta da cucina, altrimenti procedete direttamente a stendere la pasta frolla sul fondo. Bucherellatela con una forchetta e ricoprite con un velo sottile di pangrattato (attenzione, "velo" non è usato a caso, non esagerate col pangrattato, non state preparando una cotoletta).
Ora, accendete il forno a 200°, pregatelo di scaldarsi in fretta e dimenticatevi per un momento di lui.
Frullate due dei vostri kiwi (i più maturi, magari) e in una terrina amalgamateli con la farina, lo zucchero, il rum, la panna. E' molto importante che qualunque cosa intervenga a rovinarvi il buonumore (chè sarebbe un errore madornale aver intrapreso la preparazione della torta con qualche fastidio nel cuore o preoccupazione nella mente) sia da voi velocemente allontanata.
Versate il composto così ottenuto sulla base di pasta frolla. Quando il forno è caldo, infornate la torta nella parte bassa. Lasciate cuocere 35 minuti, durante i quali vi godrete il profumo della torta che cuoce, componente essenziale di ogni buona ricetta (meglio sarebbe se chi poi la gusterà possa condividere lo stesso piacere, ma se così non fosse ricordatevi, al momento del taglio, di dire "e avessi sentito che profumo per tutta la casa!"), e affetterete i kiwi rimasti.
Sfornate, aspettate che la torta si sia un po' raffreddata e poi decoratela come preferite con le fettine di kiwi.
Guardatela con soddisfazione e pregustate i complimenti delle persone per cui l'avete preparata. Ricordate che quei complimenti (se oltre agli ingredienti, avrete scelto bene anche le persone) sono un altro modo per dirvi "ti voglio bene". ♡

giovedì 17 giugno 2010

IT'S NOT ONLY ROCK'N'ROLL, BABY

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Kyle Field, The Kills, Devendra Banhart, Antony Hegarty (Antony and the Johnsons), Chicks on Speed, Casey Spooner (Fischerspooner), Alan Vega, Bianca Cassady (Cocorosie), Pete Doherty, Herman Dune, Marylin Manson, Andy (Bluvertigo). Se fosse un festival avrei già il biglietto in tasca, invece è qualcosa di diverso, però di altrettanto interessante. Il 24 giugno infatti inaugura in Triennale Bovisa la collettiva 'It's not only Rock'n'Roll, Baby!' (fino al 26 settembre) dove saranno esposte le opere di questi dodici musicisti. Il senso è un po' questo: non vengono presentati artisti che seguono percorsi simili o che sono raggruppabili in un movimento ben preciso, il denominatore comune è rappresentato dal fatto che sono tutti musicisti. L'idea è quella di mostrare quanto siano contigue e spesso interdipendenti musica e arti visive. La mostra è in giro da un po' (ideata dal Bozar di Bruxelles nel 2008 e curata da Jérôme Sans, co-fondatore ed ex co-direttore del Palais de Tokyo) e viene presentata in versione leggermente ridotta e con 3 new entry (Herman Dune, Marylin Manson, Andy dei Bluvertigo), ma rimane comunque un'ottima occasione per vedere opere interessanti di arte contemporanea (anche se viene da chiedersi quanti di questi artisti vedrebbero riconosciuta la loro opera se non fossero già affermati in campo musicale...).
Faranno da contorno alla manifestazione anche i concerti ed eventi organizzati dai partner c/o il festival Mito e Milano Jazzin Festival; Mtv porterà nuovamente in Bovisa l’appuntamento musicale Brand New Art, Virgin Radio, Rolling Stone Italia e Zero darano invece il loro supporto Media.

It's not only Rock'n'Roll, Baby!
24 giugno/26 settembre
Triennale Bovisa, Milano

http://itsnotonlyrocknrollbaby.it/ (ad oggi, 17 giugno, non attivo)
http://www.2roads.it/arte/its-not-only-rocknroll-baby/

mercoledì 16 giugno 2010

EVELYN EVELYN - Evelyn Evelyn

Pin It <a href="http://evelynevelyn.bandcamp.com/album/evelyn-evelyn">Evelyn Evelyn by Evelyn Evelyn</a>

http://evelynevelyn.bandcamp.com/
http://www.evelynevelyn.com/index.html
http://www.myspace.com/evelynevelyn
http://twitter.com/Evelynevelyn

CHI MI AMA (NON) MI SEGUA!

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Su segnalazione di @panzallaria vado a vedere l'immagine che l'Apt di Massa Carrara ha scelto di usare per la campagna di promozione turistica dell'estate 2010. Che scivolone, ragazzi! Scopro poi che il Comune è di sinistra, così come la Provincia e la Regione e, dopo un attimo di sconforto, mi chiedo dove finisca la consapevolezza e dove inizi la furbizia.

Sempre @panzallaria, che nella vita si chiama e si firma Francesca Sanzo e segue un sacco di progetti interessanti (vedere il suo sito per credere), ha scritto all’Apt di Massa Carrara, tramite il form che si trova sul loro sito internet:
Copio dal sito DONNE PENSANTI il contenuto del messaggio. Credo che rappresenti un buon esempio di come sia possibile far sentire la propria voce in modo civile, ma fermo.
Ecco il testo:

"Buongiorno, la mia associazione “Donne Pensanti” si occupa di stereotipi, immagini svilenti e abuso del corpo femminile in pubblicità e comunicazione. Mi chiedevo se per pubblicizzare la vostra bella città ci fosse davvero bisogno di usare il sedere di una donna. In rete la vostra pubblicità sta girando molto e – purtroppo – credo che sia un boomerang, soprattutto in tempi tristi come questo, in cui il corpo delle donne è utilizzato in maniera strumentale e fuori contesto, facendo passare un messaggio che è l’anticamera a discriminazioni, violenza di genere e pratiche sessiste, così come anche il nostro Presidente Napolitano ha più volte ripetuto. Volevo avvisarvi che abbiamo inserito la vostra campagna pubblicitaria nella gallery delle immagini svilenti: http://www.donnepensanti.net/2010/06/uso-del-corpo-femminile-in-cartellonistica/.
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate e perché avete scelto quel genere di immagine per dar conto di una delle città più belle e ricche di patrimonio naturale e artistico della nostra penisola.

In fede
Francesca Sanzo
http://www.donnepensanti.net"

E adesso stiamo a vedere se e cosa rispondono.

martedì 15 giugno 2010

LA VERA STORIA DI ADAMO ED EVA

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Dio andò da Adamo e gli disse: “Non è bene che l’uomo sia solo. Ho pronta per te la tua compagna”. “Sì, ma quanto mi costa?”. “Un braccio e una gamba”. “Però!”. fece Adamo. “E per una costola cosa si può avere?”

Daniel Vogelmann, Le mie migliori barzellette ebraiche
Giuntina, 2010, pp. 70
illustrazioni di Bjørn Okholm Skaarup
prezzo: 6 €

lunedì 14 giugno 2010

Finché un tweet non ci separi

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Paul e Sara si sono conosciuti due anni fa su un blog, "litigando" su un post. Poi, hanno fatto amicizia e hanno finito con l'innamorarsi. Da allora, complice anche la distanza, la loro relazione ha seguito binari paralleli: uno si è sviluppato nella vita reale, un altro sui social media. Dopo l'esperienza di gestione comune di un sito (http://dailyshite.com/), interminabili ore passate su Skype e addii lacrimevoli negli aeroporti (è Sara stessa a raccontarlo in un suo post QUI) hanno deciso di essere pronti per la convivenza reale, di "fondere i propri lifestream e il contenuto dei rispettivi hard drive per sempre". La particolarità della loro scelta sta nel fatto che hanno deciso di condividere con la rete anche il matrimonio, che sarà twittato live dai loro account (@subrbanoblivion e @pauloflaherty) e che si potrà seguire con l'hashtag #paul&sara.
Sembra che ci sarà anche uno streaming live, su Suburban Oblivion o Paul O’Flaherty.

Alpe Adria Cinema presenta CAVò_collezione estiva

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L'associazione Alpe Adria Cinema di Trieste riapre lo spazio del Cavò di via San Rocco 1 ai suoi soci e li invita a una serie di appuntamenti imperdibili. Dopo le rassegne dell'anno scorso dedicate alla commedia estiva all'italiana e al camp, arriva CAVò_COLLEZIONE ESTIVA. 5 mercoledì, 9 titoli fra i più interessanti del 2009, 9 paesi rappresentati: Serbia, Germania, Russia, Grecia, Stati Uniti, Georgia, Kazakistan, Taiwan, Romania. Film premiati nei festival internazionali, opere prime, conferme di grandi autori, ce n'è per tutti i gusti. Stili e linguaggi diversi, ma con un denominatore comune: sono film che (purtroppo) in sala non vedrete mai!