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Nelle ultime settimane, sto curando per DOFVILLE (il blog di DOF Consulting, con cui lavoro) un ciclo di post di approfondimento su The Village. Si tratta di un gioco per lo sviluppo delle competenze sociali, che ruota attorno alla metafora del "villaggio" e i cui "abitanti" sono raffigurati in altrettante carte. Uno di questi personaggi è il Narratore e dato che, come avrete capito, il tema della narrazione mi appassiona molto, ho pensato di fondere qui i due post che lo raccontano :)
A chiunque sia capitato di dover convincere o, semplicemente, comunicare a qualcuno la bontà di una propria idea o le potenzialità di un progetto sa quanto sia difficile trasferire in parole l'astrazione di un concetto o la visione di un futuro possibile. I mondi interiori a partire dai quali comunichiamo sono così ricchi e complessi, talvolta così distanti da quelli dei nostri interlocutori, che diventa davvero una sfida riuscire a intendersi. Tanto più se a dover essere comunicata è un'idea di impresa, un'iniziativa di sviluppo, un sistema organizzativo. Ultimamente, si fa un gran parlare di storytelling, che altro non è se non l'attualizzazione in chiave moderna e organizzativa di una delle dimensioni più antiche delle comunità sociali: la narrazione.