Wir Können auch anders è allo stesso tempo un road movie e una commedia sulla riunificazione tedesca sui generis. Racconta la storia di un detenuto in semilibertà, il quale ottiene il permesso di lasciare il carcere per andare sulla tomba della nonna che l’ha designato come erede. Lo accompagnano nel lungo viaggio attraverso i “nuovi Länder” della Germania riunificata il fratello, analfabeta come lui, e un disertore dell’ex esercito sovietico armato di kalashnikov che non parla una parola di tedesco (i problemi "linguistici" dei protagonisti si spiegano facilmente con le dimensioni della Germania, perché come disse il regista in un'intervista, "in Germania l'unico modo per girare un road movie è usare personaggi che non sanno leggere perché, altrimenti, tutti leggendo le indicazioni stradali sono in grado di raggiungere qualunque angolo del paese in un massimo di 6 ore"). Dopo aver scoperto di aver ereditato non una villa padronale, ma solo una malandata casetta di contadini, i tre si fermano a bere in un’osteria e rimangono di stucco riconoscendosi in televisione come ricercati dalla polizia in una grande caccia all’uomo. Non resta che fuggire ancora più lontano…
Il titolo di questa commedia un po' folle significa letteralmente “Potremmo fare anche diversamente” e va interpretato anche come programma di politica cinematografica. Benché fosse infatti una produzione a basso costo (2,8 milioni di marchi tedeschi), il film venne distribuito in sessanta copie - numero piuttosto alto per un film low budget - e diventò uno dei film di maggior successo nel 1993 tanto che, entro la metà dell'anno successivo, l'avevano già visto all'incirca 650.000 tedeschi. Senza contare che vinse la Menzione speciale al festival di Berlino "per l'ironia e l'umorismo con cui descrive la realtà tedesca". L'autore è Detlev Buck, che ripetè con questo film il successo al botteghino già ottenuto col film precedente, Karniggels (Coniglietti, del '91). Nato nel 1962 a Bad Segeberg, Buck ha studiato alla German Film & Television Academy (dffb) di Berlino, dove si è diplomato proprio nell'anno della caduta del Muro, il 1989. Durante il periodo degli studi ha girato diversi corti (con il corto di diploma ha partecipato al Forum del Giovane Cinema di Berlino nel 1990). Nel 1991 esordisce nel lungometraggio con Karniggels, cui seguono diversi altri, fra cui Wir können auch anders nel 1993. L'anno prima, Buck aveva fondato con Claus Boje la società di produzione "Boje Buck Produktion GmbH". Fra i suoi film più riusciti c'è Knallhart (Duro e violento, 2006), che vede nel suo primo ruolo da protagonista il giovane e promettente David Kross, più noto per essere stato il protagonista, con Kate Winslet, del controverso film dell'anno scorso The Reader. Buck stesso è apparso come attore in diversi film di altri registi ed è famoso per comparire in qualche cameo nei propri, alla maniera di Hitchcock. E' ritenuto uno dei migliori registi tedeschi della sua generazione.
Al cinema Ariston di Trieste, lunedì 8 giugno, ore 18.30.questo post viene pubblicato in contemporanea su Cavò, il blog-rifugio di Alpe Adria Cinema
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