Dopo Tulpan di Sergej Dvorcevoj e Wolke 9 (Settimo cielo) di Andreas Dresen esce nelle sale italiane un altro dei film che ha caratterizzato la ventesima edizione del Trieste Film Festival: Filth and Wisdom (Sacro e profano il titolo scelto dal distributore), esordio alla regia di Madonna. Filth and Wisdom, che ha aperto il festival, racconta la storia di tre amici di Londra che si dividono tra lavori improbabili per riuscire a sbarcare il lunario, sognando un futuro più luminoso. L'est sogna la ricchezza dell'ovest, ma anche la possibilità di realizzare i propri sogni. A.K. è un immigrato ucraino che ha un solo obiettivo nella vita: raggiungere il successo con la sua band, i Gogol Bordello (il personaggio è interpretato dallo stesso Eugene Hütz, leader dei Gogol anche nella vita reale). Divide il suo appartamento con due ragazze, Holly e Juliette. Holly è un’aspirante ballerina, il suo sogno è quello di danzare per il Royal Ballet, ma non è mai riuscita a guadagnare un penny come ballerina e continua a ‘perfezionarsi’ come lap dancer al Beechman’s exotic Gentleman’s Club. Juliette sogna di diventare una sorta di Florence nightingale e di trasferirsi in africa per aiutare i bambini, ma per ora si deve accontentare di lavorare dietro al bancone della farmacia di quar tiere, gestita dall’indiano Sardeep. “Ho sempre ammirato il cinema come arte e l’abilità di raccontare una buona storia” racconta Madonna. E poi ancora “Girare Filth and Wisdom per me è stato come frequentare una scuola di cinema. È stato molto importante scrivere il soggetto, delineare i personaggi ed essere coinvolta in ogni passaggio, dalla scenografia fino al montaggio. E sono più che certa che con le mie continue domande ho fatto impazzire tutti i miei collaboratori. Ma è stata un’esperienza di grande soddisfazione perché mi ha permesso di esplorare tutto ciò che amo nella vita: la letteratura, la musica e la danza.”
Staremo a vedere se l'esperienza le è piaciuta così tanto da ripeterla in futuro. Per il momento, vi consigliamo (se non l'avete visto a Trieste in gennaio o se volete rivederlo) di cercare le – poche – sale in cui il film viene proiettato, senza farvi condizionare dal passato ingombrante della regista. Ne rimarrete sorpresi.
questo post viene pubblicato in contemporanea su Cavò, il blog-rifugio di Alpe Adria Cinema
Staremo a vedere se l'esperienza le è piaciuta così tanto da ripeterla in futuro. Per il momento, vi consigliamo (se non l'avete visto a Trieste in gennaio o se volete rivederlo) di cercare le – poche – sale in cui il film viene proiettato, senza farvi condizionare dal passato ingombrante della regista. Ne rimarrete sorpresi.
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