“Susanna Nicchiarelli: una trentenne nella guerra fredda”, così titola una delle news pubblicate sul sito di Cinecittà news. La notizia si riferisce al film della regista Susanna Nicchiarelli che verrà presentato alla Mostra del cinema di Venezia nella sezione competitiva 'Controcampo italiano'. Si tratta della storia, come leggiamo nell'articolo di Michela Greco, di “Luciana, una ragazzina di quindici anni che, in onore del padre, si proclama comunista e nella sezione del PCI fa le sue prime esperienze politiche, sentimentali e sessuali. Il tutto guardando alle stelle, quelle conquistate da Gagarin e dalla prima cosmonauta donna, Valentina Tereshkova, la sua eroina. In sala dall'11 settembre con Fandango, il film sarà preceduto dal cortometraggio d'animazione Sputnik 5 diretto dalla stessa Nicchiarelli, che rievoca, grazie a personaggi in plastilina, il lancio del primo satellite artificiale che riportò a terra animali ancora in vita (topi, cani, ragni e piante) nell'agosto 1960 dopo un volo di un giorno intorno alla Terra.”
Racconto di un'adolescenza, romanzo di formazione ambientato alla fine degli anni '50, incuriosisce questa scelta di una regista appena trentatreenne di riprendere l'immaginario della corsa allo spazio e di un'epoca divisa in blocchi contrapposti.
Inizia proprio con la spiegazione di come sia nato questo interesse per il periodo l'intervista all'autrice, di cui è possibile leggere la versione integrale cliccando QUI.
“Tutto è nato quando ho visitato il Museo della Cosmonautica di San Pietroburgo; mi ha impressionato constatare che all'epoca metà del nostro paese tifava perché il proletariato arrivasse per primo nello spazio. Quindi ho pensato che, piuttosto che rivolgermi all'autobiografismo, per la mia opera prima potevo riattualizzare un immaginario forte. Vicino, perché risale a non moltissimi anni fa, e contemporaneamente lontanissimo, perché non ci sono più la Guerra Fredda, l'Urss e nemmeno il PCI, e molti miti di quell'epoca oggi sono completamente scomparsi. Per ricreare quel mondo abbiamo fatto un notevole lavoro di ricerca, recuperando molte immagini di repertorio che accompagnano tutta la storia: si vedono Yuri Gagarin, Valentina Tereshkova, la cagnetta Laika, l'emozione delle folle...”
Racconto di un'adolescenza, romanzo di formazione ambientato alla fine degli anni '50, incuriosisce questa scelta di una regista appena trentatreenne di riprendere l'immaginario della corsa allo spazio e di un'epoca divisa in blocchi contrapposti.
Inizia proprio con la spiegazione di come sia nato questo interesse per il periodo l'intervista all'autrice, di cui è possibile leggere la versione integrale cliccando QUI.
“Tutto è nato quando ho visitato il Museo della Cosmonautica di San Pietroburgo; mi ha impressionato constatare che all'epoca metà del nostro paese tifava perché il proletariato arrivasse per primo nello spazio. Quindi ho pensato che, piuttosto che rivolgermi all'autobiografismo, per la mia opera prima potevo riattualizzare un immaginario forte. Vicino, perché risale a non moltissimi anni fa, e contemporaneamente lontanissimo, perché non ci sono più la Guerra Fredda, l'Urss e nemmeno il PCI, e molti miti di quell'epoca oggi sono completamente scomparsi. Per ricreare quel mondo abbiamo fatto un notevole lavoro di ricerca, recuperando molte immagini di repertorio che accompagnano tutta la storia: si vedono Yuri Gagarin, Valentina Tereshkova, la cagnetta Laika, l'emozione delle folle...”
Susanna Nicchiarelli è nata a Roma nel 1975. Dopo essersi laureata in filosofia, ha perfezionato i suoi studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2003 si è diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Autrice, sceneggiatrice e talvolta anche attrice, ha diretto numerosi cortometraggi e documentari e un mediometraggio di finzione, che sono stati selezionati per numerosi e prestigiosi festival in Italia e all’estero, nonché trasmessi dalla Rai, da Stream e da Tele+. Tra i documentari ricordiamo: Ca Cri Do Bo (I diari della Sacher), prodotto da Nanni Moretti per RAI, Tele+ e Canal Plus, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e Il terzo occhio, acquistato da Tele+. Ha inoltre curato le riprese de il backstage de Il Caimano di Nanni Moretti.
questo post viene pubblicato in contemporanea su Cavò, il blog-rifugio di Alpe Adria Cinema
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