Mentre si avvia a conclusione la Mostra del Cinema, parte uno dei festival più interessanti del panorama italiano, il MILANO FILM FESTIVAL. Come recita la presentazione ufficiale del festival, “Partito da un lavoro di ricerca sulle espressioni culturali contemporanee, Milano Film Festival è diventato una selezione estremamente interessante della produzione mondiale non legata alle logiche di mercato e ha assunto il ruolo di talent scout e di distributore alternativo: la ricerca e la diffusione delle opere sono i suoi punti di forza; la globalizzazione delle idee e delle espressioni, la sua cifra stilistica. Le opere provengono dai più diversi Paesi del mondo, anche i più sperduti e meno rappresentati: sono lungometraggi e cortometraggi mai visti in Italia, presentati senza divisioni per categorie e discriminazioni di sorta”.
Ed è difficile contestare una simile dichiarazione di intenti, perlomeno a giudicare dal ricco e bellissimo programma di questa quattordicesima edizione, che si svolge da oggi 11 settembre fino al 20. Cuore del festival i due concorsi dedicati a lungometraggi e cortometraggi. Il primo è composto da 7 opere prime e 4 opere seconde, fra cui segnaliamo Tamo i ovde (Here and There), opera prima del serbo Darko Lungulov (cui dedicheremo un post apposito), mentre il secondo presenterà circa una sessantina di opere. Il Milano Film Festival dedica quest’anno la retrospettiva completa a Ermanno Olmi, che interverrà durante il festival, mentre ogni suo film sarà preceduto da un dibattito con ospiti.
Ci piace ricordare l'ampio spazio che il festival dedica al cinema documentario, approfondito in Colpe di Stato, una selezione di 8 film che restituiscono un quadro complesso delle ingiustizie e dei crimini commessi dai governi "democratici" e dal sistema di potere e nell'omaggio al regista israeliano Avi Mograbi, che comprenderà una retrospettiva di tutti i suoi film (lungometraggi e
cortometraggi) e una masterclass sul cinema documentario.
Il festival è ricchissimo di altri eventi: da non perdere il nuovo film di Michel Gondry, L'èpine dans le coeur (The Thorn in the Heart), presentato quest'anno a Cannes; il focus animazione, con in programma due “maratone” di corti, un workshop sulla tecnica della Pixilation tenuto dall'animatore portoghese José Miguel Ribeiro; Invisible Japan, in collaborazione con MiTo, la rassegna che vede vicini titoli acclamati e vincitori di prestigiosi riconoscimenti alle ultime edizioni dei festival del cinema internazionali, e mai distribuiti in Italia, opere di autori consacrati e di culto, come Kiyoshi Kurosawa o Shinya Tsukamoto, e pellicole di nuovi talenti, come Naoko Ogigami o Yoshida Daihachi. E poi ancora: Incontri italiani, 20 corti e 3 lunghi per raccontare le produzioni del nostro paese; Immigration Day. Piacere immigrato, giornata dedicata alle comunità straniere presenti a Milano, pensata e organizzata in collaborazione con il Naga; Milano Film Festivalino (due weekend di laboratori e proiezioni, appuntamenti tutte le mattine con le scuole elementari e babysitting serale); Soundoc, senza dubbio una delle più interessanti rassegne di documentari musicali che si possono gustare attualmente in un festival italiano, pensata e realizzata in collaborazione con il festival In-Edit Beefeater di Barcellona, che presenta un focus su Jem Cohen, e una selezione di film che rappresentano un vero e proprio viaggio musicale intorno al mondo, con musica dalla Cambogia, Cina, Guinea (da non perdere Dub Echoes e Favela on Blast).
Sono ancora tante le iniziative che il festival propone, dalla musica live (consulenza artistica di Roy Paci e Manuel Agnelli) agli appuntamenti editoriali di Posto unico, dalle Midnight Screenings (film a sorpresa scelto dal proiezionista!) a Godless America, cinema indipendente made in USA, da Città in movimento (rassegna che si occupa delle trasformazioni delle città) ai 5 titoli scelti da Niccolò Ammaniti. Impossibile non dimenticarsi qualcosa, perché quello di Milano è veramente un festival composito, multi-sfaccettato e attento a moltissime tematiche sociali che il cinema può aiutare a raccontare.Ci piace ricordare l'ampio spazio che il festival dedica al cinema documentario, approfondito in Colpe di Stato, una selezione di 8 film che restituiscono un quadro complesso delle ingiustizie e dei crimini commessi dai governi "democratici" e dal sistema di potere e nell'omaggio al regista israeliano Avi Mograbi, che comprenderà una retrospettiva di tutti i suoi film (lungometraggi e
cortometraggi) e una masterclass sul cinema documentario.
Il festival è ricchissimo di altri eventi: da non perdere il nuovo film di Michel Gondry, L'èpine dans le coeur (The Thorn in the Heart), presentato quest'anno a Cannes; il focus animazione, con in programma due “maratone” di corti, un workshop sulla tecnica della Pixilation tenuto dall'animatore portoghese José Miguel Ribeiro; Invisible Japan, in collaborazione con MiTo, la rassegna che vede vicini titoli acclamati e vincitori di prestigiosi riconoscimenti alle ultime edizioni dei festival del cinema internazionali, e mai distribuiti in Italia, opere di autori consacrati e di culto, come Kiyoshi Kurosawa o Shinya Tsukamoto, e pellicole di nuovi talenti, come Naoko Ogigami o Yoshida Daihachi. E poi ancora: Incontri italiani, 20 corti e 3 lunghi per raccontare le produzioni del nostro paese; Immigration Day. Piacere immigrato, giornata dedicata alle comunità straniere presenti a Milano, pensata e organizzata in collaborazione con il Naga; Milano Film Festivalino (due weekend di laboratori e proiezioni, appuntamenti tutte le mattine con le scuole elementari e babysitting serale); Soundoc, senza dubbio una delle più interessanti rassegne di documentari musicali che si possono gustare attualmente in un festival italiano, pensata e realizzata in collaborazione con il festival In-Edit Beefeater di Barcellona, che presenta un focus su Jem Cohen, e una selezione di film che rappresentano un vero e proprio viaggio musicale intorno al mondo, con musica dalla Cambogia, Cina, Guinea (da non perdere Dub Echoes e Favela on Blast).
L'unico consiglio che possiamo darvi è, se siete in zona, di seguirne il più possibile!
www.milanofilmfestival.it
questo post viene pubblicato in contemporanea su Cavò, il blog-rifugio di Alpe Adria Cinema
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